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16/05/2023 ore 10.30
Società

Macrobiotica a Reggio: una filosofia di vita

Apre a Reggio “Un Centro macrobiotico”, associazione che si propone di promuovere la filosofia macrobiotica sul territorio attraverso un regime alimentare consapevole e tanti eventi culturali
di Redazione

di Marina Crisafi – “Siamo quello che mangiamo” diceva nell’Ottocento il filosofo tedesco Feuerbach, ritenendo che il cibo influenzi sia l’anima che il corpo e il rapporto di noi stessi con il mondo che ci circonda, alla ricerca continua di un’armonia. La macrobiotica si propone proprio questo: il raggiungimento di un equilibrio con se stessi e con gli altri attraverso una scelta alimentare consapevole. Con questi propositi ha aperto i battenti a Reggio il 14 maggio “Un centro macrobiotico”, associazione senza scopo di lucro che si propone di diffondere la conoscenza della macrobiotica sul territorio, proseguendo un’attività avviata decenni orsono attraverso il ristorante, la bottega e tanti eventi culturali.

Cos’è la macrobiotica

Ma procediamo con ordine. Innanzitutto cos’è la macrobiotica?

Ideata e diffusa in tutto l’Occidente nel dopoguerra dal giapponese Georges Ohsawa, sulla scia dell’antica medicina orientale, la macrobiotica, dal greco “macros” e “bios”, significa “grande vita” o “lunga vita”. Più che un regime alimentare, si tratta appunto di una vera e propria filosofia di vita basata sulla ricerca dell’equilibrio dell’uomo con il suo ambiente e dell’armonia tra corpo, mente e spirito.

Tra le infinite strade per raggiungere quest’equilibrio, quella più semplice e alla portata di tutti è proprio la scelta consapevole del cibo.

Mangiare bene e consapevolmente per raggiungere uno stato di felicità, migliorando la qualità della vita e vivendo in piena salute ed energia.

Il cibo infatti è concepito non solo dal punto di vista nutrizionale ma energetico: in quanto apporta all’essere umano vari tipi di energie che influiscono sul corpo, sulla mente e le emozioni.

Yin e Yang

La visione energetica del cibo nasce addirittura con il taoismo, con lo Yin e lo Yang, le due forze contrapposte ma complementari che governano il cosmo.

Yang è la forza di contrazione che va verso il basso e l’interno, mentre Yin è la forza di espansione che va verso l’alto e l’esterno. Per cui solo mantenendo in equilibrio le due forze, si perviene ad uno stato di armonia e felicità.

La macrobiotica, considerando fondamentale il ruolo dell’alimentazione per il raggiungimento dell’equilibrio di corpo e mente, classifica anche gli alimenti con Yin e Yang.

Le due forze diventano una “bussola” per comprendere l’effetto del cibo sul nostro essere: gli alimenti vanno, quindi, combinati (qualitativamente e quantitativamente) in funzione dell’organismo che li assume e dell’ambiente in cui lo stesso vive per giungere ad uno stato di armonia e migliorare la qualità della vita.

I principi fondamentali

In generale, tra i principi fondamentali della macrobiotica c’è quello di seguire la stagionalità, scegliendo verdure, ad esempio, appartenenti al luogo in cui si vive, di utilizzare cereali completi non raffinati (come il riso integrale), di ridurre al minimo il cibo animale, di evitare gli zuccheri e in genere gli alimenti raffinati.

La dispensa macrobiotica è ricca di cereali, verdure e legumi, ma anche di condimenti come il gomasio, il miso e il tamari, di alghe benefiche per l’organismo, di bevande come il tè “bancha”. Tutti alimenti che vanno usati e “calibrati” per tenere sempre in equilibrio lo Yin e lo Yang, e dunque le energie e le funzioni del proprio corpo.

Alla macrobiotica si deve lo sviluppo della “policoltura”, sistema di produzione a bassissimo impatto ambientale che si basa sull’autoriproduzione spontanea dei semi “antichi”, cioè di varietà di cereali autoctoni e di ortaggi e legumi coltivati senza prodotti chimici. Sempre alla macrobiotica si deve l’etichetta trasparente sui prodotti alimentari: un’etichetta super dettagliata che riporta persino le materie prime utilizzate, i metodi di lavorazione e trasformazione seguiti, consentendo una tracciabilità del 100%.

Un Centro macrobiotico a Reggio

Un Centro macrobiotico” nato per proseguire l’attività svolta per diversi decenni da Domenico Ciancia, fondatore del primo punto macrobiotico in città, prematuramente scomparso, ne ha mantenuto anche la storica sede in via Cuzzocrea, in un palazzotto d’epoca immerso nel verde e nel glicine in pieno centro cittadino. Ed è qui che si è tenuta, il 14 maggio, la presentazione dell’associazione alla presenza di esperti della macrobiotica in Italia, che ne hanno spiegato la cultura e i benefici, sia sul corpo che sulla mente.

«Si tratta del primo dei numerosi eventi che il centro si propone di organizzare per diffondere la cultura macrobiotica sul territorio reggino perché “mangiare meno mangiare sano” è il nostro leitmotiv» ha dichiarato Domenico Malara. «Tutto si concentra su questa logica, sulla cucina macrobiotica come cucina naturale e curativa, in concorrenza con l’alimentazione chimica che ci circonda oggi» ha proseguito Malara.

«Ognuno di noi è responsabile della propria salute – ha rincarato Francesco Brosio – e per questo abbiamo deciso di portare avanti questo messaggio a Reggio, dando continuità, con l’associazione, a chi prima di noi ha lanciato la macrobiotica e i suoi ideali, con l’obiettivo di aprirci sempre di più al territorio e alle realtà sociali, attraverso l’organizzazione di tante attività culturali».