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05/10/2024 ore 08.30
Società

Mediterranea Reggio tra prospettive, eccellenza e opportunità - VIDEO

Il rettore Zimbalatti: «Un trend di iscrizioni molto incoraggiante». Intanto arrivano autorevoli conferme del rilievo internazionale della ricerca nel settore dell’Ingegneria. Ingenti risorse presto messe a bando dalla Regione per l’innovazione tecnologica. Martedì 15 ottobre l'inaugurazione dell'anno accademico con Alberto Angela
di Anna Foti

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In vista dell’inaugurazione dell’anno accademico, in programma per il prossimo 15 ottobre 2024 alle ore 10 nell’aula magna Quistelli nell’ambito della cerimonia impreziosita dal conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa in Scienze Forestali e Ambientali ad Alberto Angela, presso l’università Mediterranea di Reggio Calabria questa è stata la settimana della prima lezione delle matricole. Nell’ambito delle iniziative programmate per la Notte Europea dei ricercatori, la Mediterranea ha, infatti, previsto, un momento dedicato ai nuovi iscritti e anche agli studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado di Reggio intervenute all’evento in ricordo dell’ingegnere Rodolfo Zehender, al quale si devono l’arrivo della luce elettrica e del tram in città agli albori del Novecento, svoltosi presso l’aula magna della facoltà di Ingegneria nei giorni scorsi.

Iscrizioni in aumento


«Un momento di memoria ben augurante per le nostre matricole alle quali siamo felicissimi di dare il benvenuto in questa speciale occasione. Siamo sempre contenti – ha sottolineato il rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti – quando giovani diplomati scelgono di restare nel nostro territorio per formarsi e acquisire conoscenze e competenze. C’è un trend molto positivo di crescita degli iscritti rispetto agli altri anni. Ancora non siamo in grado di fornire i dati anche perché ci sono ancora margini per scegliere la Mediterranea. Questo trend già ci conforta. Evidentemente la strada che abbiamo imboccato è giusta». È quanto dichiara il rettore dell’università Mediterranea di Reggio, Giuseppe Zimbalatti.

Particolarmente gradita la partecipazione delle scuole che ci hanno onorato della loro presenza. Un’occasione per un primo e fruttuoso contatto con il mondo universitario tutto da vivere in presenza e a contatto diretto con docenti e colleghi e in un contesto di socialità, come deve essere quello della formazione.

Siamo molto soddisfatti e auguro di cuore a tutti gli studenti, presenti e futuri, alle nuove matricole e a quelli che popolano già le nostre aule universitarie di vivere l’ateneo come un luogo animato e parte integrante di questa città. In questa ottica, sempre nell’ambito delle iniziative programmate per la Notte Europea dei ricercatori, abbiamo inaugurato anche una sala Cinema con un centinaio di posti, a beneficio principalmente degli studenti ma anche di tutta la comunità accademia di tutta la cittadinanza. Sul fronte prettamente didattico – ha sottolineato ancora il rettore Giuseppe Zimbalatti abbiamo consolidato la nostra offerta formativa e abbiamo attivato due nuovi corsi di laurea in Ingegneria Meccanica e in Scienze motorie».

Un ateneo ed eccellenze in crescita

Proprio in questi giorni, visto il trend positivo delle prime iscrizioni, lo stesso rettore ha disposto il prolungamento, senza aggravio di mora, al 18 ottobre 2024 della scadenza delle immatricolazioni. Un ateneo in crescita, dunque, come in crescita anche la reputazione dei suoi dipartimenti di ingegneria. Claudio De Capua, direttore del dipartimento Diies (Informazione, Infrastrutture ed Energia sostenibile), ha riferito un dato di assoluto rilievo.

«Il nostro è l’unico dipartimento di Ingegneria elettronica e informatica delle telecomunicazioni al Sud, da Salerno in giù, ad aver ottenuto dal ministero della Ricerca il riconoscimento di Dipartimento di Eccellenza. Le nostre attività di ricerca sono state riconosciute di importanza notevole. Un’ulteriore conferma della elevata qualità del nostro lavoro è rappresentata dagli esiti degli studi pubblicati la settimana scorsa da alcuni ricercatori dell’Università di Stanford: nelle graduatorie dei ricercatori più influenti al mondo, su 100 ricercatori, 100 docenti dei nostri due dipartimenti Diie e Diceam, ben 20 sono considerati come il top scienziati. Tutto questo ha una ricaduta notevole anche sulle nostre attività didattiche. I nostri studenti sono particolarmente ricercati dalle imprese per le loro competenze.

Dopo cinquant’anni di attività, possiamo dire che a Reggio Calabria si può studiare ingegneria e ci si può anche specializzare, arrivando a un livello di competenze professionali veramente elevato
Non solo. Degno di nota è anche il terzo livello di formazione cioè il dottorato di ricerca. Anch’esso ha raggiunto un elevato livello di qualità tanto è vero che siamo attrattivi anche per ricercatori e studenti del resto del mondo. Il 50% degli studenti nel terzo livello di formazione – ha sottolineato il direttore del dipartimento Diies (Informazione, Infrastrutture ed Energia sostenibile) dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, Claudio De Capuaprovengono da fuori regione e una volta conseguito il titolo, sono poi ricercati e lavorano in tutta Europa».

Risorse per la ricerca e l’innovazione tecnologica

Un’eccellenza in un cammino ancora gravido di sfide. Anche la Mediterranea, infatti, come le altre università calabresi, è chiamata a concorrere all’innovazione tecnologica.
Ingenti risorse comunitarie saranno messe a disposizione dalla Regione, come illustrato dall’assessore allo Sviluppo economico Rosario Varì.

«La ricerca e l’innovazione tecnologica sono essenziali per migliorare la qualità e la vita dei cittadini e per garantire sviluppo e crescita sul territorio. La crescita è ormai determinata proprio dalla capacità di ricerca e di innovazione che si è in grado di sviluppare.

Colgo l’opportunità di questo incontro qui alla Mediterranea per presentare anche la nuova piattaforma europea delle tecnologie strategiche Step, finalizzata a rafforzare la competitività e a sostenere l’innovazione tecnologica. A breve saranno messi a disposizione dalla Regione Calabria, con procedure a evidenza pubblica a favore di imprese e istituti di Ricerca, 250 milioni di euro. Lo scopo è, appunto, quello di promuovere e sostenere l’innovazione della ricerca ma anche di favorire la creazione di insediamenti produttivi e la formazione.

A breve, dunque, ci sarà la possibilità per aziende ed enti di ricerca di poter accedere a questi fondi presentando dei progetti di ricerca e di insediamenti produttivi». Così ha concluso Rosario Varì, assessore allo Sviluppo economico della regione Calabria.