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06/10/2025 ore 14.00
Società

Melito Porto Salvo piange Giovanni Mangiola, il giovane insegnante morto ad Alessandria

Aveva lasciato la Calabria per insegnare al Nord, con la speranza di un futuro costruito sul merito e sull’amore per gli altri. Diversi i messaggi di addio sui social. Il suo sorriso resta nel cuore di tutti
di Silvio Cacciatore

Una tragedia improvvisa ha scosso Melito Porto Salvo nell’Area Grecanica reggina, lasciando la comunità immersa in un dolore che non trova parole. Giovanni Mangiola, trentadue anni, è morto ad Alessandria, dove si era trasferito da pochi giorni per iniziare una nuova esperienza come docente di sostegno. Il suo sogno di insegnare, costruito con sacrifici e attese, si è interrotto prima ancora di cominciare davvero.

A Melito la notizia è arrivata come un’onda che travolge tutto. Nelle strade, nei bar, nelle chat di paese, si parla solo di lui: del suo carattere gentile, della sua educazione, di quella luce che portava negli occhi. Giovanni era uno di quei ragazzi che sanno farsi volere bene, silenzioso e tenace, capace di guardare avanti anche quando la vita aveva già chiesto troppo.

Sui social, i ricordi si moltiplicano come fiori lasciati su una strada. Dal Comune di Melito Porto Salvo, il sindaco Tito Nastasi ha espresso il dolore della città: «La notizia della tragica e improvvisa scomparsa di un nostro giovane concittadino, lontano da casa per motivi di lavoro, ci lascia attoniti e profondamente addolorati. In momenti come questo, ogni parola appare superflua. Restano solo il silenzio e l’abbraccio di un’intera comunità».

Un pensiero toccante anche da parte di Domenico Vincenzo Vinci, direttore di TCS Channel, che lo aveva conosciuto da vicino: «Giovanni era un ragazzo di rara gentilezza, educazione e altruismo. Quando è partito per Alessandria era felice, pronto a costruire il suo futuro con le proprie mani».

La comunità di Melito aspetta Giovanni ed i suoi familiari per l’ultimo saluto, pronta a stringersi attorno a loro con rispetto e amore. E nel silenzio che segue la tragedia resta una sola certezza: certi sorrisi non muoiono, continuano a vivere nelle persone che hanno saputo toccare.