Mosorrofa senz’acqua, Giordano (PRI): «Situazione insostenibile, si convochi un Tavolo tecnico»
Emergenza idrica nella frazione di Reggio Calabria. Il segretario del Partito Repubblicano Italiano, Demetrio Giordano, chiede l’intervento urgente della Prefettura e la convocazione di un tavolo interistituzionale con Comune e Sorical.
Una frazione senz’acqua per gran parte della giornata, con turni di erogazione sempre più ridotti e famiglie costrette a convivere con un disagio ormai diventato cronico. È la situazione che da mesi vive Mosorrofa, una delle comunità più popolose di Reggio Calabria, dove – secondo quanto denunciato da residenti e cittadini attivi – l’acqua viene fornita per poche ore al giorno, con l’interruzione del servizio già a metà mattina.
Sulla vicenda interviene Demetrio Giordano, cittadino della frazione e segretario della sezione “R. Sardiello” del Partito Repubblicano Italiano, che ha indirizzato una lettera ufficiale al Prefetto di Reggio Calabria, chiedendo un intervento urgente e la convocazione di un Tavolo tecnico interistituzionale.
«Pur ricoprendo un ruolo politico – scrive Giordano – mi rivolgo al Prefetto unicamente come cittadino e residente, profondamente legato alla mia comunità, che da mesi vive una condizione non più tollerabile. La carenza idrica a Mosorrofa ha raggiunto livelli assurdi: l’acqua viene interrotta già alle 10 del mattino, compromettendo la vita quotidiana, l’igiene e la dignità di centinaia di famiglie».
Nella lettera, Giordano richiama anche l’ordinanza sindacale n. 69 del 13 agosto 2024, che riconosce la grave emergenza nel comprensorio di Mosorrofa, dovuta – si legge nel documento – a un guasto al campo pozzi “Molinello”, alla siccità prolungata e all’aumento delle perdite di rete. Il segretario repubblicano sottolinea inoltre la necessità di un approccio «strutturale e condiviso» che coinvolga Comune, Sorical e rappresentanti dei cittadini, per affrontare non solo l’urgenza immediata ma anche le cause sistemiche del problema.
Tra le proposte avanzate figurano:
un’analisi aggiornata dello stato dell’approvvigionamento idrico e della rete di distribuzione;
misure emergenziali come autobotti e revisione dei turni di erogazione;
un cronoprogramma per il ritorno alla normalità;
una comunicazione trasparente con la popolazione;
la verifica di eventuali responsabilità e ritardi nella gestione.
«Chiediamo che la Prefettura promuova il confronto tra tutti gli attori istituzionali – conclude Giordano – per restituire ai cittadini di Mosorrofa un diritto fondamentale: quello all’accesso all’acqua potabile in condizioni dignitose».