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16/09/2025 ore 10.57
Società

Nasce a Gioia Tauro "Dopo di Noi": realizzate case ad hoc per persone con disabilità

Soddisfazione per il sindaco Scarcella: «Riconosceremo la dignità ai ragazzi anche quando non avranno più il supporto familiare»
di Giuseppe Mancini

Un progetto davvero importante è in corso a Gioia Tauro. Si realizzerà il “Dopo di noi”: case che accoglieranno ragazzi e ragazze con disabilità quando le loro famiglie non ci saranno più. Si tratta di due abitazioni in fase di ristrutturazione, di proprietà del Comune, che si trovano nel condominio Petrace. Le persone con disabilità potranno vivere lì aiutate da collaboratori e assistenti specializzati.

La mente del progetto è Mariangela Giovinazzo delegata alle politiche sociali del Comune di Gioia Tauro: «Grazie a un finanziamento PNRR individuato con l’ambito di Rosarno, il comune di Gioia Tauro da un immobilismo di due anni che c’era su questo progetto ha deciso di mettersi in gioco e affidare questi due appartamenti, che diventeranno in domotica. In ognuno di essi ospiteremo sei persone con disabilità, con tutti i comfort, per poter abitare totalmente da soli. Per la totale permanenza in appartamento avremo una psicologa, un Oss e un educatore. Puntiamo per il primo dicembre a fare l’inaugurazione. Grazie infinite al magnifico Team dell’Ambito territoriale n° 2, al Superlativo Ing. Demetrio Cento cuore pulsante insieme alla straordinaria dirigente Mary Elia. Tanto impegno e tanta dedizione, notti insonni e giorni lunghissimi che hanno reso possibile tutto questo».

Molto soddisfatta per l’iniziativa il sindaco Simona Scarcella: «Trasformiamo la vita di questi ragazzi e gli riconosceremo la dignità anche quando non avranno più il supporto familiare. La casa avrà porte scorrevoli, camere da letto, bagni, cucina, tutto a norma di legge per i portatori di disabilità. È presente tutto quello che c’è in una casa normale, affinché a questi ragazzi venga data la normalità. Il messaggio che lanciamo oggi è che il welfare è importante. Gioia Tauro deve diventare una città inclusiva. Il mio sogno è che alla fine del mio mandato non si parli più di disabilità e diversità. Queste persone devono essere messe nelle condizioni di vivere come tutti gli altri. Speriamo di realizzare altri appartamenti e tranquillizzare le mamme, i loro figli non resteranno soli, ci sarà sempre qualcuno a prendersene cura, nella loro casa».