Per Sara, stasera a Messina la fiaccolata promossa dall'università
Lo sgomento e il dolore non si placano. Urge portare fuori. Urge condividere anche nel silenzio e nel raccoglimento di una fiaccolata. Stasera alle ore 19.30, dal Cortile del Rettorato in piazza Pugliatti, dopo un momento di riflessione, inizierà a snodarsi un corteo in ricordo di Sara Campanella, la studentessa 22enne in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell’università di Messina, barbaramente uccisa dal collega di università, il 27enne Stefano Argentino adesso in carcere.
L’ennesima vittima di femminicidio in un Paese in cui questo fenomeno non può più essere definito emergenziale. L’iniziativa, organizzata dall’Ateneo peloritano e dalle associazioni studentesche si avvale della collaborazione del comune di Messina. La Comunità accademica rivolge un invito a tutta la cittadinanza ad unirsi in questo ricordo che “attraverserà” la città fino a piazza dell’Unione Europea, sede del Municipio.
Per ricordare Sara e per riflettere sul tragico fenomeno dei femminicidi già martedì scorso l’attività didattica del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico è stata sospesa: le studentesse e gli studenti hanno incontrato la rettrice Giovanna Spatari, la coordinatrice del corso e i docenti per un confronto collettivo. All’inizio delle lezioni in ogni corso è stato osservato un minuto di raccoglimento, seguito da un momento di riflessione.
Il dolore attraversa lo Stretto
Anche il rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti e la Comunità Accademica tutta hanno espresso sgomento e profondo dolore per la tragica uccisione di Sara, stringendosi in un abbraccio alla famiglia, agli amici, alle colleghe e ai colleghi universitari della giovane studentessa.
«L’ennesimo caso di femminicidio – ha dichiarato il rettore dell’università Mediterranea di Reggio – richiama con forza la necessità e l’urgenza di tenere sempre alta l’attenzione, rafforzando le azioni ed incrementando gli sforzi per diffondere la cultura del rispetto e per contrastare atteggiamenti discriminatori e violenti, in particolare verso le donne».