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22/10/2025 ore 18.03
Società

Progetto Tobia, al GOM una carezza concreta alla fragilità

Il presidente dell’associazione “Il Sorriso di Natale Chiara”, Carmine Alvaro, ringrazia il personale sanitario, la commissaria Frittelli e le istituzioni regionali per aver reso possibile un esempio di buona sanità che accoglie, ascolta e cura.

di Redazione

Oggi, insieme a Chiara, è ufficialmente iniziato il Progetto Tobia: un percorso nato dalla necessità di effettuare una serie di controlli essenziali per l’evoluzione della sua malattia. Controlli che normalmente avrebbero richiesto venti giorni, ma che grazie a un’organizzazione attenta e sensibile, sono stati realizzati in una sola giornata.

Un risultato che ha permesso di evitare il cosiddetto “esodo sanitario” verso altre regioni, troppo spesso causa di stress, dispendio economico e lacerazioni familiari. Un viaggio della speranza che per molti è una routine, ma che oggi – grazie a un sistema capace di ascoltare – non è stato necessario.

Il GOM di Reggio Calabria ha accolto Chiara con competenza e umanità, dimostrando di poter essere un punto di riferimento anche per i casi più delicati. Gli specialisti coinvolti hanno saputo coniugare professionalità e rispetto della persona, umanizzando la cura e trasformando le visite in abbracci fatti di sorrisi.

Il presidente dell’associazione “Il Sorriso di Natale Chiara”, Carmine Alvaro, ha voluto ringraziare gli infermieri e i medici del progetto Tobia e dei reparti coinvolti, «che hanno saputo far sentire Chiara non solo una paziente, ma una ragazza, una persona, un’anima da accogliere e accompagnare».

Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla commissaria del GOM, Dott.ssa Tiziana Frittelli, per la visione lungimirante e l’attenzione verso i più fragili, e al Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, insieme all’On. Francesco Cannizzaro, per aver creduto in questo cambiamento e scelto la Dott.ssa Frittelli alla guida dell’ospedale.

«Per noi, per l’Associazione Il Sorriso di Natale Chiara – conclude Alvaro – questo si chiama buona sanità. Una sanità che si fa vicina, accessibile, vera. Una sanità che non costringe a partire, ma invita a credere. Al GOM oggi c’è un’aria nuova, fatta di speranza, accoglienza e competenze. Provateci, perché anche al Sud, anche in Calabria, può nascere una sanità che abbraccia».