Reggio, al via al progetto "Apollo con lo smartphone o Persefone influencer? Cambiamo il presente con l’intelligenza digitale”
Il progetto è stato nuovamente riproposto e sposato dalle scuole reggine, confermando il forte interesse e l’efficacia dell’approccio didattico adottato
Oggi, 25 novembre, ha preso ufficialmente avvio la seconda edizione del progetto “Apollo con lo smartphone o Persefone influencer? Cambiamo il presente con l’intelligenza digitale!”, un percorso educativo innovativo dedicato ai temi della parità di genere, del rispetto reciproco e della prevenzione della violenza.
Visto il grande successo della prima edizione, il progetto è stato nuovamente riproposto e sposato dalle scuole reggine, confermando il forte interesse e l’efficacia dell’approccio didattico adottato.
«Oggi, in una giornata simbolica e dolorosa come quella del 25 novembre, parlare di educazione, rispetto e parità non è solo doveroso: è necessario. E questo progetto arrivato alla sua seconda edizione, dimostra che la nostra città ha scelto di reagire alla violenza partendo dal luogo più importante: la scuola, cioè le nuove generazioni», così il Consigliere Comunale Mario Cardia intervenuto all’iniziativa che poi conclude :
«Voglio ringraziare FARE X BENE, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e tutte le scuole coinvolte per aver costruito un percorso innovativo che unisce mitologia e strumenti digitali, offrendo ai ragazzi un modo nuovo di interrogarsi sugli stereotipi, sul consenso, sulle dinamiche di potere e su ciò che ancora oggi condiziona le relazioni tra uomini e donne».
L’iniziativa, realizzata da FARE X BENE ETS in collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, ha coinvolto oltre 150 studenti e studentesse e la comunità educante del Liceo Tommaso Campanella – M. Preti Frangipane, che saranno guidati in un originale dialogo tra mitologia classica e strumenti digitali contemporanei il prossimo anno scolastico. Un modo innovativo per aiutare le nuove generazioni a riflettere sulle radici culturali dei comportamenti e sulle dinamiche relazionali che ancora oggi influenzano il quotidiano.
L’evento inaugurale si è svolto presso il MArRC, proprio la mattina del 25 novembre, Giornata Internazionale per eliminazione della violenza contro le donne, con l’obiettivo di accendere i riflettori e favorire consapevolezza, pensiero critico e una cultura basata sul rispetto e sulla non violenza.
Il progetto proseguirà per tutto l’anno scolastico e prevede attività interattive, laboratori multimediali e momenti di confronto guidati da esperti di FARE X BENE, incontri, laboratori interattivi con visite guidate presso il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria e momenti di confronto con esperti ed educatori.
Al centro del percorso, la rilettura critica di figure simboliche della mitologia greca – da Persefone ad Apollo, da Dafne a Medusa – che diverranno spunto per affrontare questioni attuali come gli stereotipi di genere, la cultura del consenso, l’identità femminile e le dinamiche di potere nelle relazioni.
Il progetto pone grande attenzione allo sviluppo delle competenze digitali dei partecipanti, con l’obiettivo di stimolarne la creatività e la capacità di comunicare contenuti complessi in modo efficace e consapevole. A coronamento del lavoro svolto, le ragazze e i ragazzi realizzeranno dei video reel originali, al termine di un percorso laboratoriale che combinerà storytelling, tecniche di produzione video e uso critico dei social media e dell’Intelligenza Artificiale Generativa. I video saranno presentati in anteprima durante l’evento conclusivo per poi essere progressivamente diffusi sui canali social dei promotori per dare voce agli studenti e amplificare il messaggio educativo del progetto, contribuendo a sensibilizzare anche il pubblico esterno sulle tematiche affrontate.
Un’esperienza che valorizzerà il protagonismo giovanile, l’educazione civica digitale e l’importanza di costruire una società più equa e consapevole a partire dalle nuove generazioni promuovendo la collaborazione tra scuola, territorio e terzo settore