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01/06/2025 ore 22.00
Società

Reggio, la Mediterranea avvia un nuovo Erasmus italiano con l’università di Sassari - VIDEO

Sperimentato per la prima volta in riva allo Stretto nel 2023 con l’Università di Bergamo, il programma di mobilità studentesca nazionale oggi è divenuto una buona prassi per tutti gli atenei d’Italia
di Anna Foti

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I corsi di laurea in Architettura e Design al centro del nuovo accordo tra la Mediterranea di Reggio e l’università di Sassari, sede di Alghero, nel solco già familiare in riva allo Stretto dell‘Erasmus italiano.

Qualche anno fa era un progetto pilota in capo alla Mediterranea di Reggio Calabria e all’università degli studi di Bergamo, oggi l’Erasmus italiano è una buona prassi istituzionalizzata ed estesa a tutti gli atenei d’Italia. Di qualche settimana fa il secondo decreto firmato dalla ministra Anna Maria Bernini. Destinati quasi sette milioni di euro all’annualità corrente, per sostenere nuovi programmi di mobilità e scambi tra atenei che abbiano stipulato apposita convenzione «finalizzata a supportare la costruzione di percorsi di studio innovativi che promuovano l’interdisciplinarietà e la flessibilità dell’offerta formativa, rafforzando l’integrazione e la complementarietà tra gli atenei stipulanti», come riportato nel decreto del Mur 397 del 2025.

Il fondo per la mobilità nazionale tra atenei

Il fondo ha previsto una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2024 e adesso di quasi 7 milioni per il 2025. L’importo massimo per ciascuna borsa di studio è di mille euro mensili. Per accedervi gli studenti non dovranno superare la soglia Isee di 36mila euro annui. Il programma di mobilità sul territorio nazionale è riservato a studentesse e studenti iscritti ai corsi di laurea, di laurea magistrale, o di laurea magistrale a ciclo unico.

Da progetto pilota a misura nazionale

E dunque anche per la Mediterranea crescono, con nuove prospettive, le relazioni sul piano nazionale. Una dimensione centrale illustrata anche in occasione della recente presentazione della nuova offerta formativa.

«Recente è la pubblicazione del decreto che allarga a tutte le università italiane l’esperienza dell’Erasmus Italiano, di cui la nostra università e quella di Bergamo sono state le pioniere.

Questa esperienza, che non solo prosegue ma si allarga, essendo divenuta una misura nazionale di cui siamo stati con Bergamo i precursori. Essa dimostra che si può rimanere nel proprio territorio con la possibilità di frequentare anche altre realtà universitarie italiane. Si può restare sul proprio territorio pur esercitando la libertà di entrare in contatto con altri atenei nazionali e anche internazionali. La nostra università, infatti, ha crescenti e sempre più consolidate relazioni internazionali», ha sottolineato il rettore dell’università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.

Lo sguardo all’Italia e ai paesi del Mediterraneo

«Aumentano i contratti con ulteriori università europee ed extraeuropee. Parte un nuovo Erasmus italiano tra la nostra università e quella di Sassari, la sede di Alghero, relativamente ai corsi di Architettura e Design. Lo stesso ambito disciplinare è al centro di ulteriori accordi internazionali relativi a studenti magrebini che arrivano proprio per frequentare la nostra magistrale.

Ulteriori accordi sono stati stipulati relativamente a studenti provenienti dall’Egitto, quindi si riconferma il Double degree. Inoltre siamo impegnati anche nel progetto rientrante nel più ampio piano Mattei, denominato Tne Transnational Education, che ha lo scopo di potenziare tutta la formazione universitaria e post universitaria di paesi vicini che stanno nell’arco del Mediterraneo.

A luglio ospiteremo una delegazione che arriva proprio dall’Egitto e partiranno anche docenti nostri per paesi prossimi, sempre in area mediterranea, per insegnare a studenti che poi verranno anche qui da noi», così la prorettrice vicaria con delega alle Relazioni Internazionale, Francesca Fatta.

Uno scambio sempre più intenso, dunque, per l’università Mediterranea di Reggio che non lascia indietro, anzi ritiene un aspetto essenziale, la dimensione umanitaria con il prosieguo del progetto Unicore, University Corridors for Refugees nell’alveo della quale sono stati accolti già tre studenti richiedenti asilo provenienti dal Sudan e Sud Sudan.