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22/07/2025 ore 13.00
Società

Reggio, legalità e fair play per una vera cultura dello sport: il progetto del Rotary per educare i giovani

Al centro dell’incontro il ruolo educativo del calcio: rispetto delle regole, cultura del tifo e sostegno ai giovani attraverso lo sport
di Aldea Bellantonio

«Il calcio deve essere legalità. Non si tratta solo di fair play, ma di un valore profondo: legalità come base della convivenza e dell’educazione. Purtroppo oggi siamo ancora lontani da questo ideale, ma eventi come questo risvegliano le coscienze e creano opportunità, soprattutto per i giovani». A dirlo è stato il questore di Reggio Calabria, Salvatore La Rosa, nel corso del convegno “Fair Play… mettiamoci in gioco”, promosso dal Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38 con il patrocinio della Città Metropolitana e della LND – Comitato Regionale Calabria.

Un messaggio rilanciato anche dal prefetto Clara Vaccaro, che ha sottolineato come «lo sport sia un formidabile strumento di formazione. Legalità e fair play sono strettamente connessi. Per questo – ha dichiarato – abbiamo lanciato l’idea di un progetto sul fair play come sport delle regole: rispetto delle regole, dell’avversario e di se stessi. Serve anche una nuova modalità di approccio da parte dei tifosi, che favorisca un clima diverso, più sano».

Sul valore educativo del calcio si è soffermato anche il presidente LND Calabria, Saverio Mirarchi: «Il mondo del calcio, soprattutto quello dilettantistico e giovanile, deve promuovere valori sani. Eventi come questo rafforzano l’impegno del movimento sportivo. Le borse di studio rappresentano un incentivo concreto a coniugare studio, sport e fair play».

A presentare i dettagli del progetto è stato il presidente del Rotary Club Reggio Calabria Sud Parallelo 38, Paolo Albino: «Vogliamo sensibilizzare atleti, dirigenti e società al fair play sportivo. Per questo, durante i campionati di Eccellenza e Promozione 2025-2026, assegneremo borse di studio ai calciatori che si distingueranno per correttezza, lealtà e comportamento esemplare. Le segnalazioni arriveranno dalle società stesse e al termine della stagione sarà stilata una graduatoria. Così stimoleremo non solo il rispetto delle regole, ma anche l’impegno nello studio, per non lasciare i ragazzi soli davanti al sogno – spesso irrealizzato – di diventare calciatori professionisti».

Nel corso dell’evento sono stati annunciati anche due ulteriori progetti a vocazione sociale: la donazione di damiere e scacchi all’Istituto penitenziario minorile di Reggio Calabria, in collaborazione con le federazioni nazionali, per avviare corsi formativi destinati ai ragazzi detenuti; l’iniziativa “Bici in sicurezza”, che prevede la consegna di 100 pettorine catarifrangenti alla Caritas, da distribuire ai braccianti extracomunitari che percorrono in bicicletta la Statale 106 per raggiungere i campi.

Tra i relatori anche Antonio Enrico Squillace, della Procura Federale FIGC. A moderare i lavori è stato Tonino Massara. Il convegno ha voluto affermare con forza un principio: legalità, sport e cittadinanza attiva sono strumenti inscindibili per costruire una società migliore, partendo dai giovani e dalle periferie.