Reggio, muraglioni di via Possidonea: avanza lo stato dei lavori di riqualificazione
Avviato lo scorso novembre, prosegue il restyling degli storici muraglioni di via Possidonea a Reggio Calabria.
L’intervento di riqualificazione accrescerà il valore della zona della città, facendo il paio con la “ritrovata” scalinata monumentale di via Giudecca che, grazie al gruppo di volontari oggi cristallizzato nell’omonima Comunità patrimoniale aps, è tornata a splendere dopo anni di incuria e abbandono.
I lavori sono stati affidati all’impresa Suraci Santo, nei confronti della quale il settore Lavori Pubblici del Comuneha disposto il pagamento del primo Sal (stato di avanzamento dei lavori) per un importo pari a oltre 86 mila euro.
L’esecuzione del progetto definitivo-esecutivo di riqualificazione, approvato in giunta nel 2021 per un importo complessivo di 550 mila euro a valere sul Piano di Sviluppo e Coesione della Città Metropolitana di Reggio Calabria (già Patti per il Sud), è stato aggiudicato nel 2022 per un importo pari a poco più di 257 mila euro. Esso prevede la riqualificazione degli storici manufatti partendo dal Boom sino alla fine di via Possidonea.
Lo scorso novembre, al momento dell’avvio dei lavori presente, con gli architetti Giuseppe Pugliese e Antonio Domenico Principato, anche l’architetta Rita Udardi che aveva così dettagliato il progetto: «Il ripristino consiste nella valorizzazione e nel recupero degli elementi architettonici presenti su uno dei monumenti più caratteristici della città. L’intervento prevede l’estirpazione di tutta la vegetazione che infesta i muri e le aiuole, ripristinato il riutilizzo delle parti degradate e il consolidamento di quelle strutturali ormai in stato di deterioramento, riqualifica della vegetazione con il recupero delle aiuole presenti tra un contrafforte e l’altro ed impermeabilizzazione delle vasche di contenimento sul terreno con la piantumazione di specie autoctone. Il tutto sarà valorizzato da un fascio di luce che darà un’illuminazione artistica tra un contrafforte e l’altro. Inoltre, avvieremo un colloquio con la Soprintendenza Archeologica perché abbiamo pensato di inserire degli affreschi con scene identificative della città sulle superfici a semplice intonaco».
La questione della vegetazione da estirpare, con particolare riferimento alla pianta del bouganville che aveva sempre caratterizzato quella zona, è stata al centro di alcune preoccupazione manifestate dalla cittadinanza non solo residente.