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11/12/2025 ore 14.01
Società

Restyling di Corso Matteotti, il delegato Merenda chiarisce: «Il progetto ha sensibilmente migliorato l'accessibilità a persone con disabilità o con mobilità ridotta»

Il consigliere con delega ai Parchi e Giardini ha evidenziato gli aspetti tecnici del progetto che, pur insistendo su un'area vincolata dalla Soprintendenza, ha previsto la presenza di diverse rampe di accesso facilitato per sedie a rotelle e passeggini, introducendo anche soluzioni alternative proporzionate nei tratti in cui era impossibile modificare le pendenze

di Redazione

«In merito alle osservazioni sollevate riguardo il restyling del Corso Matteotti, la cosiddetta via Marina alta di Reggio Calabria, è utile chiarire per la comunità che il progetto risulta ampiamente migliorativo per ciò che riguarda gli standard di accessibilità per le persone con disabilità, per il transito di passeggini e carrozzine negli spazi recuperati.

La nostra città è purtroppo ormai abituata a polemiche strumentali e sterili, ma ritengo inaccettabile che si utilizzi un ruolo istituzionale come quello del Garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, che dovrebbe essere scevro da strumentalizzazioni politiche, nel mero intento di polemizzare sull'apertura di un'opera che migliora sensibilmente il decoro e la fruibilità di uno dei luoghi più iconici e conosciuti della nostra città, che da lungo tempo necessitava di un'attività di restyling» . E' quanto afferma in una nota il Consigliere delegato ai Parchi e Giardini e al Decoro Pubblico Massimiliano Merenda.

«Entrando nel merito - afferma Merenda - è doveroso ricordare che l’intero Lungomare è sottoposto a tutela della Soprintendenza come bene monumentale vincolato, con la presenza di alberature storiche di pregio. Tali vincoli non sono in alcun modo derogabili: l'apparato radicale esteso e superficiale degli esemplari arborei ha imposto limitazioni imprescindibili a qualsiasi modifica dei livelli dei piani di transito. La progettazione, operata da un team di autorevoli professionisti, ha quindi operato nel necessario equilibrio tra accessibilità, sicurezza e conservazione del bene monumentale».

«Ciò premesso - ha dettagliato Merenda - il progetto, redatto da valenti progettisti che operano ai massimi livelli in ambito architettonico, ha garantito un miglioramento significativo e sistemico dell'accessibilità dell'area rispetto alle condizioni precedenti. Prima dell’intervento infatti, quel tratto era totalmente privo di soluzioni accessibili a norma per le persone con disabilità motoria.

Oggi, l'accessibilità universale è assicurata tramite la presenza di rampe conformi lungo l'intero sviluppo del percorso, in linea con i requisiti del D.M. 236/1989. Nel tratto già aperto al pubblico, sono presenti due rampe aggiuntive, nei tratti successivi, che saranno aperti progressivamente, sono presenti altre due rampe per il transito di persone con disabilità o con mobilità ridotta».

«E' utile ricordare inoltre, che nei punti in cui i limiti fisici e paesaggistici non consentivano rampe continue, sono state adottate soluzioni alternative e proporzionate, come le lunghe rampe gradonate con alzate minime e pedate maggiorate, di sviluppo longitudinale maggiore, perfettamente coerenti con il D.M. 236/1989 che le ammette nei contesti vincolati, rendono agevole il passaggio con passeggini e supporti leggeri, garantendo superfici sicure per tutti gli utenti».

«Complessivamente - aggiunge Merenda - è necessario evidenziare che l'accessibilità di uno spazio va valutata lungo la continuità del percorso e non isolando singoli tratti. Il progetto, nella sua interezza, ha eliminato le barriere preesistenti e ha significativamente incrementato il livello complessivo di accessibilità di tutto il Lungomare e di Corso Matteotti».

«Respingiamo quindi al mittente le polemiche strumentali - conclude Merenda - ed invitiamo chi intende realmente svolgere un servizio nei confronti della collettività ad evitare di sollevare inutili e speciosi allarmismi. I diritti delle persone con disabilità non sono materia da campagna elettorale. Chi intende svolgere in maniera corretta il proprio ruolo istituzionale ha tutte le possibilità di informarsi, chiedendo delucidazioni tecniche a chi ha redatto ed eseguito un progetto che ha certamente il merito di aver restituito decoro e dignità ad un luogo del cuore della nostra città».