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20/10/2024 ore 08.30
Società

San Gaetano Catanoso, una vita di umiltà e servizio. Vent'anni di devozione per il patrono della Città Metropolitana Reggina

La Metrocity celebrerà il "Confessore dei reggini" con una serie di eventi nel 2025 per mantenere vivo il suo messaggio di fede. Don Salvatore Barreca: «San Gaetano un faro di speranza per i giovani della nostra città»
di Silvio Cacciatore

In un mondo in cui spesso i valori morali e spirituali sembrano vacillare, la figura di San Gaetano Catanoso emerge come un faro di speranza, umiltà e dedizione. Nato a Chorio di San Lorenzo, nel cuore dell’Area Grecanica, e Patrono della Città Metropolitana di Reggio Calabria, San Gaetano Catanoso rappresenta un simbolo potente non solo per la comunità religiosa, ma anche per coloro che cercano ispirazione e guida nella vita quotidiana. Ne è convinto don Salvatore Barreca, parroco della chiesa intitolata al patrono metropolitano nel quartiere Spirito Santo di Reggio Calabria.

Don Salvatore, con passione e profonda riflessione, ci ha raccontato quanto sia importante vivere secondo l’esempio di questo grande uomo di fede. «San Gaetano ci insegna l’umiltà, il valore più grande che possiamo incarnare nelle nostre vite» afferma il parroco. L’umiltà, per don Salvatore, è il primo passo per avviare un cambiamento reale, non solo nella vita personale ma anche a livello sociale e politico. «Se riusciamo a far vivere l’umiltà nei nostri cuori, possiamo dare il via a una rinascita che unisca tutti noi».

Questa umiltà non è solo un valore astratto, ma un modello concreto di vita che San Gaetano ha praticato e che, come sottolinea don Salvatore, dovrebbe essere adottato da ogni cittadino di Reggio Calabria, soprattutto dai giovani. «San Gaetano è l’esempio di semplicità che i giovani di oggi devono seguire. In un mondo spesso complesso e frenetico, lui ci ricorda che la vera grandezza sta nella fede e nel servizio agli altri».

Un modello di vita «Per la città e per i suoi leader»

Don Salvatore pone particolare enfasi su come l’esempio di San Gaetano debba essere seguito non solo dai cittadini comuni ma anche da chi ricopre ruoli di responsabilità. «Ogni politico, ogni uomo che si impegna nella vita sociale, deve ispirarsi alla semplicità di San Gaetano, per lavorare verso il bene comune. Solo così possiamo trasformare la nostra città e garantire un futuro migliore per tutti». Questo richiamo è quanto mai rilevante in una città come Reggio Calabria, dove, secondo il parroco, «spesso dimentichiamo il grande valore dei nostri uomini, preferendo esaltare figure che vengono da lontano, ma San Gaetano ci ricorda quanto sia importante valorizzare le nostre radici».

Celebrazioni per il ventennale della canonizzazione di San Gaetano Catanoso

In vista del ventennale della canonizzazione di San Gaetano Catanoso, che ricorre nel 2025, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha deciso di organizzare una serie di eventi che non solo renderanno omaggio al Santo, ma cercheranno di rilanciare il suo messaggio nel contesto attuale. Come annunciato ieri durante una conferenza stampa, la Città Metropolitana, in collaborazione con la Congregazione delle suore Veroniche del Volto Santo e altre realtà religiose e associative locali, ha predisposto un calendario ricco di appuntamenti che si estenderanno per diversi mesi.

L’obiettivo di questi eventi è duplice: da un lato, promuovere una riflessione sui valori di San Gaetano; dall’altro, stimolare processi di crescita sociale e culturale attraverso il turismo religioso e la valorizzazione della memoria storica del territorio. Il programma è stato illustrato a Palazzo Alvaro dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dal consigliere delegato alla cultura, Filippo Quartuccio, insieme a figure chiave come don Giovanni Imbalzano, rettore del Santuario del Volto Santo, e la madre superiora Jay-Ann Cagoyong.

Uno degli appuntamenti più significativi sarà la prima edizione del premio “San Gaetano Catanoso”, che coinvolgerà gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Città Metropolitana, oltre ad associazioni e movimenti religiosi. Questo premio, che si terrà a partire dal 21 ottobre, ha come scopo la diffusione della figura di San Gaetano tra i giovani, incoraggiandoli a riscoprire e valorizzare le figure storiche del territorio.

Il Santo della porta accanto: un esempio per le nuove generazioni

Il titolo di Santo Patrono della Città Metropolitana, conferito a San Gaetano nel 2008, è stato un riconoscimento non solo della sua grandezza spirituale, ma anche del suo impatto sulla comunità. Nelle parole del sindaco Giuseppe Falcomatà, emerge il desiderio di onorare San Gaetano non solo come simbolo religioso, ma anche come guida per le nuove generazioni. «San Gaetano rappresenta un esempio di vita e di impegno ancora molto forte e vivo nella nostra comunità. Con queste iniziative vogliamo mantenere alto il sentimento di devozione e trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della sua figura».

Il consigliere Filippo Quartuccio, delegato alla cultura, ha sottolineato come il ventennale della canonizzazione offra l’opportunità di rilanciare l’immagine di San Gaetano. «Abbiamo messo in campo una serie di azioni che andranno oltre il 23 ottobre, giornata della canonizzazione, per far sì che il suo messaggio rimanga vivo e attuale».

Il volto santo

All’età di appena 15 anni, Gaetano Catanoso cominciò a farsi notare nella sua comunità per essersi improvvisato predicatore nella chiesa di Chorio di San Lorenzo, un’anticipazione della sua futura vocazione. Ordinato sacerdote nel 1902, si impegnò a diffondere la devozione al Volto Santo, un crocifisso ligneo considerato, secondo la leggenda, un’immagine acheropita (non creata da mano umana), venerata in tutta Europa sin dal Medioevo.

Si distinse inoltre per il suo sostegno alle vocazioni ecclesiastiche e fu il fondatore della Congregazione delle Suore Canoniche del Volto Santo. Superati i sessant’anni, si dedicò con fervore al sacramento della confessione, diventando noto come “il confessore della Chiesa reggina” e offrendo la sua guida spirituale a diversi istituti religiosi, oltre a mantenere un costante supporto spirituale alle suore della sua congregazione. Nei suoi ultimi anni, ebbe la soddisfazione di vedere realizzato il suo più grande desiderio: la costruzione del Santuario del Volto Santo, eretto accanto alla Casa Madre delle Suore Veroniche.

Il Santo del sociale: una figura ancora attuale

San Gaetano è stato definito da Papa Francesco come il “Santo della porta accanto”, un uomo che ha vissuto tra la sua gente, condividendo con essa le gioie, le sofferenze e le speranze. San Gaetano è un Santo del sociale, un uomo che ha dedicato la sua vita non solo alla spiritualità, ma anche a combattere piaghe sociali come l’analfabetismo, aiutando gli ultimi a trovare la loro strada attraverso l’istruzione. Questo aspetto della sua vita è quanto mai attuale in una società che cerca di rispondere alle sfide della disuguaglianza e della marginalizzazione.

L’opera pastorale di San Gaetano, iniziata nell’Area Grecanica alle pendici dell’Aspromonte all’inizio del Novecento, continua ad essere un esempio per chiunque voglia impegnarsi in modo concreto per migliorare le condizioni di vita della propria comunità. Il ventennale della sua canonizzazione, nel 2025, offrirà alla città metropolitana di Reggio Calabria l’occasione di riscoprire non solo un grande santo, ma un vero e proprio modello di vita che, con la sua semplicità e umiltà, può ancora oggi ispirare e guidare. Con la speranza che, questo ventennale, spinga lo sguardo con sempre maggiore forza oltre il perimetro della città capoluogo, verso quelle periferie e quei territori lontani, tanto cari a San Gaetano Catanoso.