Scilla, la minoranza in Consiglio: «Trasporto scolastico, brand e PNRR: servono diritti, trasparenza e identità»
La capogruppo Carmen Santagati ha riconosciuto positivamente la riduzione delle tariffe del servizio scuolabus, ma ha ribadito che il trasporto scolastico deve essere considerato un diritto fondamentale, non un servizio accessorio:
«Deve essere gratuito per le famiglie più fragili. Il Comune ha il dovere di utilizzare gli strumenti normativi e le risorse statali già disponibili».
Il gruppo ha chiesto di estendere la gratuità a famiglie monoreddito, monoparentali o senza mezzi di trasporto, e di coinvolgere la Città Metropolitana per garantire lo stesso diritto anche ai ragazzi con disabilità delle scuole superiori.
Brand territoriale: «Logo anonimo, slogan banale. Serve partecipazione vera»
Forte la critica nei confronti del regolamento per la creazione del nuovo brand territoriale: secondo Scilla Mediterranea, il documento sarebbe stato redatto senza coinvolgimento reale della comunità, con uno stile «autoreferenziale» e contenuti «vuoti e disconnessi dall’identità del luogo».
«Non si può raccontare Scilla al mondo senza il contributo di chi la vive ogni giorno», ha dichiarato Santagati, criticando duramente anche l’immagine grafica e lo slogan adottati:
«Colori inadatti, simboli deboli e slogan banali. Serve un marchio che parli della nostra unicità, della nostra storia, del mito di Scilla e Cariddi, del Castello Ruffo e di Chianalea».
La minoranza ha chiesto il rinvio dell’approvazione per avviare un vero processo partecipativo, ma la richiesta non è stata accolta.
Fondi pubblici, PNRR e convegno: «Troppi silenzi e nessuna trasparenza»
Scilla Mediterranea ha sollevato dubbi anche sulla trasparenza amministrativa, chiedendo chiarimenti sui costi del convegno del 24 e 25 luglio – durante il quale è stato lanciato il nuovo brand – e denunciando la mancata risposta alla richiesta di accesso agli atti sul progetto PNRR da 1,6 milioni di euro.
«Non si può parlare di collaborazione e poi ignorare le PEC ufficiali. I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi i fondi pubblici», ha affermato la capogruppo.
«Basta sgarbi istituzionali, servono rispetto e confronto democratico»
Infine, il gruppo ha condannato i toni di alcuni post social da parte della maggioranza, giudicati irrispettosi e fuorvianti, ribadendo la necessità di ripristinare un clima istituzionale di rispetto e dialogo.
«Chiediamo maggiore rispetto, trasparenza e un vero cambio di passo. Il metodo con cui si governa una comunità deve essere inclusivo, non divisivo», ha concluso Santagati.