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15/07/2025 ore 22.00
Società

Torna a San Ferdinando il festival 'Visioni Collettive'

Il festival si propone anche quest’anno come un presidio culturale che, sebbene temporaneo, è capace di lasciare segni permanenti nelle idee, nello spazio e nella comunità
di Redazione

Dal 18 al 20 luglio 2025 torna a San Ferdinando VISIONI COLLETTIVE, il festival di rigenerazione
urbana promosso da DISìO, in partnership con Architensions e Kiwi,
e con il patrocinio del Comune di
San Ferdinando, della Regione Calabria, dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale
e Ionio, dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e di Fondazione Italia Patria della Bellezza
ETS.

Nato per attivare processi culturali capaci di incidere sui territori, Visioni Collettive è oggi uno spazio
condiviso di confronto tra comunità locali e protagonisti internazionali del mondo dell’arte,
dell’architettura, della cultura, della ricerca sociale e ambientale
. Un laboratorio civico in cui si
riscrivono i legami tra persone e luoghi attraverso pratiche culturali partecipate.
È “Fronte Mare Mondo” il tema di questa terza edizione dove la sponda tirrenica calabrese diventa un
fronte mare che contiene e racconta le transizioni della modernità, espande la geografia e risuona al
mondo da San Ferdinando
, passando per Venezia, fino a New York. Anche in questo caso nel segno
della rigenerazione: non solo come trasformazione fisica dei luoghi, ma come riattivazione simbolica
e collettiva di memorie, relazioni e visioni.

La prima sera protagonista è proprio la memoria, con la storia più emblematica del territorio, quella di
Eranova, insediamento originario del centro costiero e ferita ancora aperta nella memoria della
comunità
. Una riflessione che coinvolgerà l’artista Martin Errichiello e gli abitanti e custodi della
memoria del luogo, in un dialogo pubblico sullo sradicamento forzato e sul valore della memoria nei
processi di riappropriazione urbana e sociale, arricchito da un video inedito del regista Andrea
Muratore. Conclude la serata S’amujamu, un laboratorio esperienziale immersivo sulla storia delle
migrazioni calabresi prodotto da Radici in viaggio
.

La seconda sera sarà dedicata alla Rigenerazione come progetto collettivo.
Nel pomeriggio un laboratorio per bambini aprirà il programma con un’attività creativa incentrata sul
riciclo della carta, pensata per avvicinare i bambini al tema della rigenerazione attraverso il gioco e
la manualità, riscoprendo il valore dei materiali e l’importanza della cura per l’ambiente.
La serata proseguirà con un talk a più voci, guidato da Nino Princi, insegnante e scrittore, e Simona
Lombardo
, consulente di comunicazione, per esplorare i diversi significati della rigenerazione nei
contesti culturali, urbani, sociali ed economici. Interverranno: Tania Cerquiglini, Carta Parco e Museo
d’Impresa Rubbettino, Anna Laura Pinto, architetta dello studio omonimo in Italia e collaboratrice di
Architensions New York, i sociologi Pierpaolo Zampieri, Valentina Raffa e Francesco Barbalace
dell’Università di Messina, Pierangelo Dacrema economista dell’Università di Milano, Luca Gaetano,
economista e sindaco di San Ferdinando, Domenico Napoli, direttore della Fondazione ITS M.A.SK.
San Ferdinando e Filippo Romeo, esperto di geopolitica internazionale.

Aprirà la terza e ultima serata, dedicata a San Ferdinando e ai suoi margini liquidi, un contributo video
dell’Autorità Portuale
e gli interventi di: Alessandro Orsini e Nick Roseboro, architetti dello studio
Architensions e docenti alla Columbia University, che condivideranno nuovi sviluppi del progetto
urbanistico e culturale rinnovando il legame tra San Ferdinando e New York, oggi arricchito dalla
partecipazione del collettivo al Padiglione Italia “Terrae Aquae” de La Biennale di Architettura di
Venezia e dall’uscita imminente di una pubblicazione internazionale dedicata alle esperienze e visioni
maturate proprio sul nostro territorio. La serata continuerà con Jasmine De Marco, Riserva Naturale
Foce del Fiume Mesima, Domenico Bonelli dell’Università della Calabria
.

A chiudere la serata sarà la proiezione del documentario “I colori del silenzio”, con la presenza
dell’autore Stefano Garaffa Botta, che racconta il fiume come risorsa, memoria e cura per l’intero
ecosistema sociale.
Il festival si propone anche quest’anno come un presidio culturale che, sebbene temporaneo, è capace
di lasciare segni permanenti nelle idee, nello spazio e nella comunità
.