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03/09/2025 ore 00.45
Società

Villa, la denuncia di Specialmente Preziosi OdV: «L'estate mai iniziata per le persone con disabilità»

L'associazione si chiede che fine hanno fatto le sedie job e le altre attrezzature acquistate nel 2024 e quelle acquistate nel 2025
di Redazione

«L’estate sta finendo … ma per le persone con disabilità, a Villa San Giovanni, potrebbe non essere mai iniziata. Disquisire delle problematiche connesse alle condizioni di disabilità è sempre conveniente e non certo opzione esclusiva di soggetti, come la scrivente associazione Specialmente Preziosi Odv fondata in Villa San Giovanni da chi la disabilità la vive quotidianamente sulla propria pelle. Alquanto inopportuno, invece, qualsiasi proclama di parti politiche che, da un lato, si ammantano di speciali attenzioni e, dall’opposto, ne fanno terreno di strumentali battaglie.


Svolta questa premessa, ricordiamo quando l’amministrazione comunale di Villa San Giovanni, nel febbraio 2024, annunciava il finanziamento da parte della Città Metropolitana di Reggio Calabria del progetto “Lo Stretto che include volto a dare l’opportunità a tutti, di poter usufruire delle spiagge che divenendo accessibili contribuiscono a migliorare la qualità della vita di ogni cittadino, garantire il diritto al tempo libero e all’attività all’aperto.” E l’amministrazione affermava: “Siamo solo all’inizio di un lungo percorso di civiltà e chiediamo a ciascuno di fare la propria parte con rispetto degli altri e condivisione di politiche più inclusive.”


Così a luglio 2024, con grande clamore, venne inaugurato uno solo uno dei due siti previsti dal progetto e con esattezza quello posto accanto all’ex delegazione municipale di Cannitello. Parole altisonanti per quell’unico sito che veniva inaugurato tra innumerevoli sottaciute criticità che, come associazione, avevamo evidenziato. Certo non di nostro interesse criticare quello che di buono veniva fatto, ma si sollevarono alcune accezioni perché potessero essere superate ,così da rendere quel sito veramente accessibile e inclusivo. Ma nulla, allora, fu fatto.


Eppure l’Amministrazione lo aveva definito uno degli impegni mantenuti “… più importante perché valorizza quella comunità inclusiva che è il vero obiettivo di questi cinque anni di mandato”. E questa è la storia raccontata nel 2024.
Cosa è accaduto nell’estate 2025? Ci si è limitati ad un’inadeguata posa in spiaggia di alcune pedane, senza proclami di accessibilità e inclusività dei siti. Diremmo, quindi, di male in peggio atteso che la Regione Calabria, già nel maggio 2025, aveva invitato i Comuni a partecipare ad una linea di finanziamento denominata “Calabria inclusiva, un viaggio per tutti”. In funzione di tale avviso, l’ente regionale nel mese di giugno 2025 ha liquidato al Comune di Villa San Giovanni, quale capofila dell’Ambito Territoriale Sociale, una somma prossima a cinquantamila euro: 13 mila euro per l’acquisto di tre sedie job e 207 mq di passerelle da distribuire ai tre comuni costieri dell’ambito (Villa san Giovanni, Scilla e Bagnara); mentre la restante somma doveva essere utilizzata per trasporti attrezzati (quasi 17 mila euro) e servizi turistici accessibili e inclusivi (20 mila euro). La determina di acquisto di sedie e pedane è del 5 agosto 2025. Gli altri interventi, invece, vengono rimandati in determina ad altri atti di cui, a inizio settembre, ancora non abbiamo notizia.


Le domande sarebbero tante: che fine hanno fatto le sedie job e le altre attrezzature acquistate nel 2024? E quelle acquistate nel 2025? E tutti gli altri interventi finanziati con i fondi regionali, a quando?
Insomma, che strada ha preso quel percorso di civiltà annunciato già un anno fa?
Dispiace evidenziarlo ma per le persone con disabilità l’accesso al mare a Villa San Giovanni è rimasto ancora inequivocabilmente un miraggio.
E nel mentre questa amministrazione è stata impegnata a discutere ed approvare il Piano di abbattimento delle barriere architettoniche preesistenti (Peba), incredibilmente altre ne vengono create.

È questo il caso, di Piazza delle Repubbliche Marinare. I più se ne sono accorti solo tardivamente attraverso la denuncia di alcuni cittadini con disabilità. Noi, anche in questa circostanza, avevamo rappresentato alcune criticità a lavori ancora in corso perché si trovassero delle soluzioni adeguate. Il riferimento è alla scalinata lato nord della piazza, che peraltro impedisce l’accesso alla spiaggia. Come se non bastasse anche la rampa sussistente a sud della Piazza non risulta essere stata realizzata a norma di legge. E così la gioia per la bellezza di un sito, nell’animo di chi ha un minimo di sensibilità, si trasforma in rammarico e indignazione.

Non può essere buono e bello ciò che non lo è davvero per tutti. Una svista progettuale o un sistematico spregio dell’abbattimento delle barriere?
Perché si inaugura lo Sportello antiviolenza, senza il preventivo dovuto abbattimento delle relative barriere architettoniche che impediscono il libero accesso al servizio? Chi ha in merito delle responsabilità, risponderà alla propria coscienza e alla cittadinanza. Certo, amministrare non è semplice e ne siamo consapevoli e ringraziamo chi svolge questo servizio, pur retribuito.


Ma se l’abbattimento delle barriere potrebbe risultare materia complessa, almeno si faccia attenzione all’uso delle parole. Alcuni proclami feriscono ben più della negazione di un diritto.
Dal canto nostro non possiamo che ribadire una disponibilità a qualsiasi tipo di fattiva collaborazione e soprattutto alla costruzione dei significati più veri di alcune parole particolarmente delicate come inclusività, partecipazione, comunità».