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23/12/2025 ore 17.22
Società

Villa, l’amministrazione comunica l'approvazione comunale per richiedere fondi per il lungomare e 250 milioni per il porto a sud

Via libera alle richieste di finanziamento e alle opere strategiche, mentre sui progetti legati al Ponte emergono criticità rilevate dalla Corte dei Conti: centralità della legge e difesa del territorio

di Redazione

«Il consiglio comunale di ieri 22 dicembre ha approvato a maggioranza la determinazione per la richiesta di fondi per il completamento del lungomare ed opere compatibili al primo deliberato CIPE 2012 (4,77ml di euro) e la richiesta di immediata disponibilità di 250 ml per la progettazione e realizzazione del porto a sud nelle immediate adiacenze dell’attuale porto ferroviario, ha confermato tutte le richieste di opere preliminari al progetto ponte ad eccezione del secondo depuratore di città prevedendo l’utilizzo delle somme residue da esso, ha confermato tutte le richieste del piano strategico per 1miliardo e 500 milioni come opere complementari al ponte: un risultato politico di Città in Movimento che conferma la visione di Città cui lavoriamo in continuità con le richieste di sempre della nostra Comunità, a tutela del territorio, nell’interesse di Villa San Giovanni, con l’obiettivo di mantenere alto e vivo il senso di democrazia che deriva dall’autonomia decisionale degli organi comunali.

Per quanto la minoranza abbia espresso voto contrario, il terreno del dialogo è ben tracciato nello stesso deliberato di ieri che ha rinviato allo stesso consiglio (e quindi alle commissioni nei lavori preparatori) l’assunzione delle decisioni in merito alle singole opere.

Il dato politico riguarda certamente il deliberato approvato, ma anche l’attenzione data alla questione ponte: come sempre non una discussione ideologica, ma quanto mai concreta. Non abbiamo discusso slogan o grandi annunci, ma di problemi reali, che rischiano di ricadere interamente su Villa San Giovanni.

La deliberazione della Corte dei Conti  – si legge in una nota diffusa da Enzo Calabrò, capogruppo di maggioranza del gruppo consiliare “Città in Movimento” – è il campanello d’allarme che conferma la serietà di tutte le obiezioni che questa maggioranza consiliare nel tempo ha evidenziato: richiama il tema delle opere preliminari e complementari, cioè infrastrutture fondamentali che, se gestite male, possono trasformarsi in danni ambientali, sanitari ed economici per la nostra città.

Questo Consiglio ha il dovere di vigilare affinché il nostro territorio non subisca decisioni calate dall’alto, anche perché questa maggioranza ha sempre proposto al consiglio soluzioni per rendere Villa San Giovanni comunità attiva, tutelata e rispettata.

Qui si tratta di difendere il territorio e di pretendere il rispetto istituzionale.

E allora diciamolo chiaramente: oggi non abbiamo certezze e quelle poche che hanno provato a instillare con un metodo propagandistico sono tutte venute meno con i rilievi della Corte dei Conti nelle due decisioni di cui oggi stiamo discutendo:

- profili di illegittimità della deliberazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 aprile 2025 (la cosiddetta relazione IROPI);

- profili di illegittimità del parere CTVA n. 19/2024, in punto di mancanza di valutazioni delle soluzioni alternative;

- un difetto di adeguata istruttoria in ordine alle “considerazioni connesse con la salute dell’uomo e la sicurezza pubblica”;

- la necessità di un nuovo confronto concorrenziale, in ragione della ricorrenza dei presupposti di cui presupposti di cui al combinato disposto del paragrafo 1, lett. e) e del paragrafo 4 dell’art. 72 della Direttiva 2014/24/UE, “essendo intervenute nell’originario programma contrattuale modificazioni, oggettive e soggettive, di favore per i soggetti aggiudicatori”, primo fra tutte che la gara originaria fosse un project financing e adesso l’opera sia interamente finanziata con soldi pubblici, i nostri soldi;

- la violazione degli artt. 43 e 37 del D.L. n. 201/2011, in relazione alla mancata partecipazione “al procedimento di ART(Autorità di regolazione dei Trasporti), quale soggetto autonomo e indipendente (cfr. art. 37, d.l. n. 201/2011) istituzionalmente preposto, altresì, alla tutela dell’utenza”, il cui apporto “avrebbe fornito all’istruttoria sul piano economico-finanziario, oggetto di approvazione con la delibera all’esame, un doveroso contributo tecnico”.

Abbiamo più volte detto che lo stato di diritto, di cui l’Italia è da sempre espressione grazie alla nostra Costituzione, è trasparenza dei processi decisionali e valutativi, non garantiti da una procedura che dire “accelerata” è dire poco, non sorretta da “adeguata istruttoria” (e non solo parole di Città in Movimento ma dei giudici della Corte dei Conti!).

Questi rilievi sono del tutto analoghi a diversi motivi formulati dalla Città di Villa San Giovanni nel ricorso introduttivo con cui abbiamo impugnato al TAR LAZIO il parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS e nei successivi atti di motivi aggiunti con cui abbiamo impugnato il provvedimento ministeriale conclusivo della Conferenza dei Servizi relativi all’approvazione del progetto del Collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria (c.d. Ponte sullo Stretto di Messina), nonché la deliberazione IROPI della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La ricusazione del visto e della conseguente registrazione della delibera CIPESS n. 41/2025 da parte della Corte dei Conti ha precluso che tale delibera potesse divenire efficace e di fatto ha fermato l’iter e ieri, per l’ennesima volta abbiamo chiamato il consiglio comunale ad esprimersi per garantire tutela alla Città, ricordando al civico consesso che, in un sistema democratico, non c’è altra strada se non quella di rispettare la legge, le sentenze e di garantire a ciascun ente e a ciascun organo autonomia e indipendenza di funzioni. Abbiamo solo continuato nel cammino intrapreso dal 2022: con le nostre decisioni ed azioni tuteliamo Villa San Giovanni».