Volley a Reggio, tra promesse e ritardi la stagione finisce quasi senza impianti pubblici - FOTO
«Per il volley reggino la stagione agonistica finisce tra mille disagi e difficoltà. Resistono nel comune di Reggio Calabria 13 società e circa 1200 atleti che si contendono pochi spazi rimasti pubblici disponibili per allenamenti e gare, al momento solo territoriali. Per altre competizioni, al momento restano gli impianti gestiti con altri costi dai privati – Botteghelle e i palazzetti di Pellaro e Gallina del Csi – oppure, come per la lanciatissima squadra maschile Domotek di serie B, addirittura il palaCalafiore. Poche, davvero, le opportunità pubbliche.

Ancora senza un campo omologato per gare regionali e con un solo campo per gare territoriali, pure senza spogliatoi e servizi nonostante il canone pagato al Comune nella sua interezza. Ecco la situazione degli impianti sportivi a disposizione delle società sportive di pallavolo nel comune di Reggio Calabria». È quanto spiega il presidente del comitato territoriale reggino della Fipav, Domenico Panuccio.
La struttura di riferimento per le gare (solo territoriali) al momento è il Copri e scopri a Pentimele (foto in home), dove si può fruire dei servizi igienici solo uscendo e raggiungendo il vicino palaCalafiore, quando è aperto. Quando non lo è, come accade spesso di domenica quando hanno luogo le gare, gli atleti e le atlete non hanno neppure dove cambiarsi.
La palestra del Fermi ripristinata
Ad aggravare il quadro, nell’ultimo mese anche l’impossibilità di utilizzare la palestra del plesso Fermi dell’istituto di istruzione superiore Boccioni-Fermi di Reggio Calabria, di competenza della Città Metropolitana.

Dopo l’incendio che aveva incenerito le pareti antitrauma, la palestra era stata dichiarata inagibile. Metrocity ha adesso ripristinato la parete e le società sportive potranno tornare a fruirne, tamponando una situazione che resta molto critica.
Un quadro desolante visto che il palazzetto di Ravagnese ancora non è stato consegnato e che il nuovo impianto Giulio Campagna, noto come Palloncino, non sarà disponibile prima di oltre un anno. Tempi sui quali lo stato dell’arte traccia un grande punto interrogativo.
Palloncino demolito. E la ricostruzione?
Lo storico Palloncino al momento è stato solo demolito. La sua ricostruzione stenta a decollare a distanza di oltre sette mesi dalla consegna dei lavori.

Un intervento imponente di tre milioni di euro di fondi del Pnrr, nella prospettiva di una ricostruzione in chiave moderna e sostenibile, in linea con gli altri interventi sulla vicina piscina comunale e sull’attiguo stadio Oreste Granillo, e nella zona dove insiste anche lo Scatolone. L’avvio del cantiere ha, tuttavia, privato il territorio dell’unica struttura omologata a fatica anche per le gare regionali. Gli interventi erano necessari e daranno lustro all’impiantistica sportiva reggina, una volta eseguiti i lavori.
Il nodo è rappresentato dalle alternative prospettate dall’amministrazione comunale (palasport di Ravagnese e Copri e scopri con servizi agibili) e che però non sono state garantite, lasciando le società sportive in grandi difficoltà.
Risultati ancora attesi
Il consigliere comunale con delega al Sport, Gianni Latella, parla di attese ormai prossime a finire. Su Ravagnese e sul Palloncino rassicura: «Ci sono state delle difficoltà ma le stiamo superando. Contiamo di mettere a disposizione il palazzetto di Ravagnese già per la prossima stagione agonistica. Intanto stiamo lavorando sul fronte della Piscina e per sbloccare la situazione del campo di Ciccarello». Promesse che si rinnovano mentre i risultati ancora si fanno attendere.

Risultati sono attesi anche con riferimento alla palestra di San Giovannello, dove i lavori sono arenati da tempo. Lo sport, non solo il volley per le preparazioni atletiche all’aperto, attende anche interventi di riqualificazione complessiva annunciati per l’impianto Aldo Penna, noto campo Coni. L’area è adesso al centro di interlocuzioni con il Demanio per la definizione di competenze e autorizzazioni.

Nel Piano triennale Opere Pubbliche si prevede un milione e mezzo di euro da destinare all’impiantistica sportiva. Al Coni l‘importo di 400mila euro per sola manutenzione. C’era, invece, un progetto milionario di profondo restyling. Lo ha riferito dalla terza commissione consiliare “Territorio, urbanistica, patrimonio edilizio e terriero” al momento di dare il parere favorevole.
Il pianeta Viola e il campo da volley
Buone notizie si registrano sul fronte del pianeta Viola, storica casa sportiva del basket reggino nella zona di Modena. Attesi risvolti positivi anche per il volley.
Nei giorni scorsi la Città Metropolitana ha comunicato che sono in dirittura d’arrivo i lavori di riqualificazione della palestra e di una parte delle aree esterne. L’investimento ammonta a quasi un milione e mezzo di euro. In procinto di essere terminato è un ampio edificio con campo polivalente in grado di ospitare partite e allenamenti non solo di basket, ma anche di calcio a 5 e pallavolo, e con una gradinata da ben 600 posti a sedere.
Attraverso un finanziamento di 400mila euro da parte del Credito Sportivo, la Città Metropolitana ha annunciato di procedere con l’ammodernamento dei campi da tennis, calcetto e volley risalenti, come l’intera struttura, alla metà degli anni ’90.
Il campo di Volley ivi contemplato potrebbe dare respiro alla pallavolo reggina in occasione della prossima stagione, stanti i ritardi e le promesse che ormai si rincorrono sugli altri fronti.
A Reggio il secondo centro Fipav d’Italia atteso da anni
«Occorrerà – spiega il presidente del comitato territoriale reggino della Fipav, Domenico Panuccio – attendere l’allestimento del campo. Solo allora potremo capire se ci saranno quei 40 – 50 centimetri necessari per omologarlo anche per le gare regionali. Se così non dovesse essere, ammesso che finalmente saranno pronti gli spogliatoi del Copri e scopri a Pentimele, potremo contare su due impianti omologati per le sole gare territoriali. Tireremmo, dunque, un sospiro di sollievo ma solo in parte. Ancora nessun impianto regionale, nonostante la progettazione costata alla Fipav 45mila euro e donata 8 anni fa al Comune di Reggio per costruire a Ravagnese il secondo Centro federale d’Italia.
Un’amarezza senza fine se penso che il palazzetto di Ravagnese, che il Comune aveva preso l’impegno di mettere a disposizioni alla fine dello scorso anno, dopo la nostra protesta, da anni avrebbe già dovuto essere pronto. Già da tempo avrebbe dovuto costituire un riferimento per il volley reggino. Non ci facciamo grandi illusione ci prepariamo, piuttosto, a un altro anno di difficoltà, attenuate dal pianeta Viola ma che comunque costringeranno le società ad altri sacrifici». Così conclude il presidente del comitato territoriale reggino della Fipav, Domenico Panuccio.