CA…LCI NOSTRI | Ritorna la Reggina e alla prima è vittoria… e contestazione
È vero, la coppa Italia dilettanti non interessa a nessuno, che anche dovessimo vincerla ci sarebbe poco da festeggiare. Ma la partita di ieri è importante per almeno un paio di cose. Intanto è arrivata la prima convincente vittoria della stagione, che non fa mai male. E poi, finalmente, sul tabellino ufficiale della gara è tornato il nome Reggina: a distanza di più di un anno dalle disgrazie del duo Saladini-Cardona, il ritorno del nostro nome, del simbolo e di tutto il resto (a proposito bella la nuova maglia un po’ più scura e con i pantaloncini neri) ha, tra le altre cose, risparmiato a giornalisti e addetti ai lavori, i salti mortali linguistici a cui erano costretti fino a pochi mesi.
Torniamo in campo con una squadra che potrebbe farci divertire ma su cui pesa l’obbligo di vincere il campionato. Pergolizzi sembra avere le spalle abbastanza larghe da sopportare la pressione di una piazza complicata come la nostra e il peso e l’esperienza di gente come Barillà, Ragusa, Porcino e del ritrovato Salandria potrebbero fare il resto. Partito il mai rimpianto Bolzicco (forse l’attaccante più scarso mai sbarcato a Reggio), al suo posto è arrivato un altro argentino che ci ha messo una manciata di minuti a fare il suo mestiere: certo ci voleva poco a fare meglio, ma i presupposti per fare bene ci sono tutti.
Due gol in meno di cinque minuti non si vedono tutti i giorni, peccato che in sud non ci fosse nessuno. La curva chiusa per i lavori alla “piscina” (lavori programmati da tempo) è la rappresentazione plastica della sciatteria con cui viene amministrata la città. Ora ci sono 15 giorni per correre ai ripari, e farsi trovare pronti per l’esordio in campionato. La speranza è che le cose filino lisce, la paura è che si ripropongano le tarantelle per il ponticello sul Calopinace.
Se anche la curva fosse rimasta aperta, in sud comunque non ci sarebbero stati i gruppi organizzati in sciopero contro il caro biglietti e contro il mercato estivo bollato come insufficiente. La curva è dei tifosi (bravo mister a ricordarlo), e di quello che succede nel cuore del tifo amaranto risponde il cuore del tifo amaranto. Nel bene e nel male. Però una protesta così rumorosa prima ancora dell’esordio ufficiale (e dopo i festeggiamenti per l’acquisizione del titolo) io non riesco a ricordarmela e un po’ mi lascia spaesato. I veleni dell’ultima stagione hanno ammorbato l’aria e spaccato l’ambiente, c’è da sperare che i risultati della squadra rimettano le cose a posto o sarà durissima.
Sarà che trovo da sempre il calcio mercato una noia mortale, ma proprio non capisco tutti questi esperti di calcio mercato che, bilancino in una mano e smartphone nell’altra, elencano statistiche e prezzi di giocatori sconosciuti come collaudati broker pallonari. Vi siete fatti prendere la mano con il giochino di chi ha speso di più, seguendo la strada dei soliti avvelenatori di pozzi a cui della Reggina non frega nulla. Ricordo distintamente che l’ultima volta che la Reggina fece un mercato sontuoso per tornare in serie A ci siamo salvati alla penultima giornata aggravando le già precarie casse societarie. Come è finita poi ce lo ricordiamo tutti. (Barney p)