Sezioni
07/06/2025 ore 21.33
Sport

Crediti fiscali sotto la lente Covisoc. Ascoli e Pescara osservati speciali, il Latina si difende. La Reggina attende

L’inchiesta de L’Espresso svela crediti d’imposta usati da nove club professionistici. La Covisoc decide entro il 13 giugno
di Francesco Trimboli

L’utilizzo dei crediti fiscali da parte di alcune società calcistiche italiane è tornato al centro del dibattito dopo l’inchiesta de L’Espresso. La Covisoc, organo di controllo federale, è chiamata a esaminare la documentazione presentata dai club entro il 13 giugno, data chiave per la verifica delle condizioni di ammissione alla prossima Serie C. Tra i casi più attenzionati figurano Ascoli, Pescara e Latina, ma ci sono anche sanzioni già comminate a Brescia, Trapani e Taranto. Intanto, la Reggina segue con grande attenzione l’evoluzione degli scenari, confidando nella possibilità di un ripescaggio.

L’inchiesta ha portato alla luce l’impiego di crediti d’imposta da parte di nove club professionistici nella stagione 2024/25 per adempiere agli obblighi fiscali previsti dalla normativa federale. Un’operazione in teoria lecita, ma che presenta diversi punti oscuri e rischia di trasformarsi in una pericolosa scorciatoia, soprattutto se i crediti non risultano certificati o legalmente validati.

Il caso più eclatante è quello dell’Ascoli, che avrebbe utilizzato 1,147 milioni di euro in crediti per coprire debiti fiscali per 1,638 milioni. Tuttavia, secondo quanto riportato da L’Espresso, tali crediti non risulterebbero ancora confermati dall’Agenzia delle Entrate, motivo per cui la Covisoc non ne ha potuto validare la provenienza. Se tale irregolarità fosse accertata, si aprirebbero scenari critici anche sul piano giudiziario.

Il Pescara, che avrebbe utilizzato circa 104 mila euro in crediti fiscali, è anch’esso sotto osservazione, sebbene al momento non risultino contestazioni formali. Più chiara la posizione del Latina, che ha replicato ufficialmente alle indiscrezioni: i crediti fiscali sarebbero stati ottenuti tramite sponsorizzazioni e certificati da una società di revisione. Né la Covisoc né l’Agenzia delle Entrate avrebbero finora rilevato irregolarità.

Non mancano, però, casi già sanzionati: il Trapani ha ricevuto otto punti di penalizzazione, il Taranto è stato escluso dal professionismo, il Brescia, retrocesso, è stato coinvolto in un quadro di gravi anomalie gestionali.

La Covisoc ha ora un compito cruciale: analizzare tutte le posizioni entro il 13 giugno e trasmettere l’esito delle valutazioni alla FIGC. L’organo federale dovrà poi deliberare nel Consiglio Federale del 19 giugno, data spartiacque per la composizione della prossima Serie C.

I prossimi giorni saranno decisivi. La Covisoc non potrà ignorare eventuali illegittimità nell’uso dei crediti fiscali: laddove ci fossero dubbi sulla provenienza o sulla certificazione degli stessi, l’organismo non accetterà documenti non regolari. L’obiettivo è garantire equità e legalità, evitando che lo strumento dei crediti si trasformi in un escamotage per mascherare situazioni finanziarie precarie. La Reggina, consapevole che la strada per un eventuale ripescaggio è in salita e tutt’altro che semplice, resta comunque vigile, pronta a cogliere qualsiasi opportunità possa presentarsi.