Giuliodori, sui social un grazie che racconta una stagione: la Serie D premia chi se lo guadagna davvero
La stagione di Gianfranco Giuliodori racconta molto più di un semplice percorso individuale. Con umiltà e lavoro, il classe 2004 ha saputo imporsi in Serie D, sfruttando le regole sugli under per emergere davvero. Una riflessione concreta mentre si discute sul ruolo ormai attuale delle seconde squadre di serie A in Serie C e in serie D.
Gianfranco Giuliodori, difensore argentino classe 2004, è stato tra le note più liete della Reggina in questa stagione. Arrivato in silenzio, ha saputo adattarsi a due moduli diversi, diventando protagonista nella fase finale con mister Trocini. Il suo gol contro il Licata e le prestazioni sulla fascia raccontano di un talento vero, esplosivo e affidabile.
E il merito non è di un sistema agevolato: Giuliodori è cresciuto grazie alla fiducia, alle regole sugli under della Serie D e a una realtà che ha creduto in lui.
Mentre la Figc affina sempre di più l’inserimento delle seconde squadre in Serie C e in serie D, la sua storia mostra che la valorizzazione dei giovani passa dalla meritocrazia. La passione e il lavoro, come quelli di Giuliodori, valgono più di qualsiasi corsia preferenziale.
Sui suoi profili social, Giuliodori ha scritto: «Grazie a tutti per questa bellissima stagione, speriamo che questo ripescaggio ci favorisca. Forza Reggina». Parole semplici che racchiudono attaccamento e speranza, simbolo di chi ha costruito la propria crescita sul campo e sul sostegno di una comunità.
Giuliodori dimostra che i giovani possono emergere anche senza l’etichetta di “club di Serie A”. I giovani crescono se vengono supportati e rispettati, diventando così i talenti migliori, pronti a emergere.