Reggina, tra silenzi e contestazione il tempo degli alibi è finito
Allenamenti tattici e assenze pesanti al Sant’Agata: ad Acireale serve una reazione per salvare orgoglio e futuro
La squadra, priva di entusiasmo e risultati, ha ripreso il lavoro sotto lo sguardo attento di mister Torrisi, che ha deciso di dedicare intere sedute alla parte tattica. Il tecnico ha chiesto maggiore attenzione, ordine e spirito di sacrificio, provando a scuotere un gruppo apparso apatico e privo di personalità nelle ultime uscite.
Durante l' allenamento pomeridiano di oggi si sono registrate alcune assenze importanti: Adriano Montalto non ha preso parte alla seduta e ha lasciato il Centro Sportivo. A restare ai box anche Di Grazia e Palumbo, fermi a causa di una sindrome influenzale.
Ragusa e Rizzo continuano con programmi personalizzati, segnale che la condizione fisica resta un tema fragile. Solo corsa per Ferraro, il cui recupero in vista della sfida di Acireale è ancora in bilico.
Nonostante la situazione difficile, lo staff tecnico prova a trasmettere segnali di compattezza, anche se il campo, domenica dopo domenica, continua a restituire un’immagine impietosa.
Nel frattempo, è partita la prevendita dei biglietti per il settore ospiti dello stadio di Acireale. Il tagliando costa 11,50 euro più commissioni e può essere acquistato presso il rivenditore Bcenters di via Sbarre Centrali 260 a Reggio Calabria oppure online. Non sarà invece possibile comprare i biglietti il giorno della gara.
Ma la vera partita, oggi, si gioca fuori dal campo. Sui social, nelle piazze e nei bar di Reggio, monta il malumore dei tifosi amaranto. Cresce lo sconforto, ma soprattutto la disillusione. In molti annunciano pubblicamente di voler abbandonare la squadra al proprio destino: c’è chi promette di non mettere più piede al Granillo e chi dichiara di non voler più affrontare trasferte per una squadra che sembra non rappresentarli più.
Il rapporto tra la società e la sua gente appare logorato. Da mesi la dirigenza mantiene un profilo basso, ma il silenzio non basta più. I tifosi chiedono risposte e pretendono un segnale di dignità da quella che considerano una parte fondamentale della loro identità cittadina. Nel mirino, ancora una volta, c’è il patron Ballarino, accusato di aver spento la passione amaranto e di aver abbandonato la Reggina a una gestione confusa e distante.
Le richieste di un cambio radicale si moltiplicano. C’è chi invoca nuove figure dirigenziali, chi la cessione della società, chi semplicemente chiede trasparenza. Tutti, però, concordano su un punto: la misura è colma. Non si tratta più solo di una crisi tecnica o sportiva, ma di una frattura profonda tra la squadra e la città.
Domenica ad Acireale la Reggina si gioca un pezzo importante del suo futuro, più psicologico che di classifica. Vincere potrebbe servire a riaccendere almeno un barlume di fiducia, ma servono gesti concreti, parole chiare e una nuova visione. Perché a Reggio, più dei risultati, la gente chiede rispetto e identità. E senza quella, nessuna vittoria potrà mai bastare.