Reggio, Futura: convocato Ramondino per il secondo anno consecutivo
Arrivato in estate dalla sua Bagnara Calabria scalpita per fare bene e, la sua convocazione alla Future Cup, per il secondo anno consecutivo testimonia la bontà del suo cammino. Abbiamo ascoltato il giovane portiere Andrea Ramondino.
Future Cup. Come hai vissuto la convocazione?
«Avevo già preso parte lo scorso anno a dei raduni della Future Cup, e il fatto di essere stato convocato anche quest’anno sta a significare che la strada intrapresa è quella giusta. Sono molto contento, è per me motivo di orgoglio ma non lo vedo come un punto di arrivo ma bensì come uno stimolo a fare di più e a fare meglio con la certezza che i sacrifici, il lavoro, la dedizione ripagano sempre».
Raccontaci della sua carriera calcettistica. Come nasce?
«Ho iniziato a giocare in porta a Calcio a 11, passione, quella del portiere che mi è stata trasferita da mia cugina(Martina Cacciola, già portiere di Serie A). Sin da piccolo ho assistito a tante delle sue partite di Futsal e piano piano crescendo mi sono avvicinato sempre di più a questa disciplina. Nel mio periodo calcistico più buio ho pensato di mollare tutto e che quel ruolo non facesse più per me. Per fortuna a Bagnara c’era una squadra di calcio a 5 e indovinate chi allenava? Proprio mia cugina Martina. Ho iniziato ad allenarmi con costanza, ho imparato i gesti tecnici basilari, ho perfezionato quello che mi veniva naturale (come ad esempio la spaccata), ho giocato con persone più grandi di me e questo mi ha fatto acquisire consapevolezza e mi ha responsabilizzato maggiormente. Mi sono innamorato di questo ruolo e di questo sport tanto da seguire le varie partite del massimo campionato e quando è arrivata la chiamata della Futura non stavo più nella pelle, potermi allenare con campioni come Honorio, Tonino Martino potermi confrontare con gente esperta come Paolo Parisi, Pizetta e tutti i ragazzi della prima squadra l’ho vista come un’opportunità da non poter lasciar passare».
Annata ancora tutta da vivere. Come giudichi questa stagione delle Futura?
«Sia con la prima squadra e con l’Under 19 di Mister De Stefano stiamo affrontando una grande stagione questo è il risultato di quando alla base c’è un progetto valido e delle persone che aiutano anche noi più giovani a crescere in maniera sana e costante. Si deciderà tutto alla fine e questo ci deve far tenere l’asticella alta sempre».
Il mister della prima squadra è un portiere. Poi c’è Paolo Parisi e Daniele Dato. Da chi stai apprendendo di più?
«Non ho una preferenza particolare: ognuno di loro ha uno stile diverso, ma accolgo con grande attenzione ogni consiglio e ogni rimprovero, facendo tesoro di ciascun insegnamento».
Under 19 e sfida nella sfida a distanza contro Pirossigeno Cosenza. Che ne pensi del PlayOff?
«Sarà senza dubbio una sfida affascinante. Sappiamo di avere di fronte una squadra di altissimo livello, sotto ogni aspetto, sia tattico che tecnico. Ma noi siamo la Futura e curiamo ogni dettaglio, senza lasciare nulla al caso. Ho piena fiducia nei miei compagni: qualora si manifestasse, considerato il massimo rispetto per chi è arrivato alle semifinali, sarà una partita giocata a viso aperto, e sarà il campo a decretare chi merita davvero di andare avanti».