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06/06/2025 ore 19.41
Sport

Spal verso l’addio al professionismo: si avvicina il fallimento e la mancata iscrizione

I fondi promessi non sono mai arrivati. Ora si attende solo l’ufficialità della fine dell’era biancazzurra tra i professionisti
di Francesco Trimboli

I soldi necessari per completare la pratica d’iscrizione non sono stati versati in tempo. La fideiussione da 700mila euro e la copertura degli stipendi di marzo e aprile restano scoperti. Il presunto investitore si sarebbe ritirato, lasciando la Spal senza via d’uscita.

Ferrara vive un clima di rassegnazione. Il destino della Spal è segnato: il club non prenderà parte al prossimo campionato di Serie C. La conferma ufficiale arriverà nelle prossime ore, ma i fatti sono ormai chiari. L’assenza dei fondi necessari per perfezionare l’iscrizione ha fatto saltare tutto.

Era indispensabile che sul conto del club, entro la mattinata, fossero disponibili le risorse economiche utili per completare l’iter: in particolare, la fideiussione da 700mila euro e il saldo degli stipendi relativi ai mesi di marzo e aprile. Nulla di tutto ciò è arrivato. I tempi tecnici sono evaporati e soprattutto è mancata la sostanza: il denaro.

Secondo quanto trapela, il nuovo soggetto che avrebbe dovuto garantire la liquidità si sarebbe tirato indietro all’ultimo momento. Un ritiro improvviso che ha lasciato senza copertura l’attuale proprietà, composta da Joe Tacopina e Raffaello Follano, impossibilitati a far fronte agli impegni.

Il club, dopo anni di storia e di recente militanza in Serie A, si trova ora di fronte alla prospettiva concreta della ripartenza dai dilettanti, sempre che ci siano i presupposti per farlo.

La mancata iscrizione della Spal segna un’altra dolorosa pagina per il calcio italiano. Dopo piazze storiche, anche Ferrara deve fare i conti con un fallimento sportivo che va oltre il campo. A mancare, ancora una volta, sono state chiarezza, stabilità e progettualità.