Trofeo BIC, presentata al Calafiore la quinta edizione del torneo che porta in campo sport e inclusione
Inclusione sociale e coinvolgimento dei giovani al centro dell’iniziativa promossa dalla Reggio BiC. Il Garante Siclari: «Progetto capace di coinvolgere tutta la comunità». Per Amelia Cugliandro «un momento di condivisione che azzera le barriere»
La Reggio BiC alza il sipario sulla quinta edizione del “Trofeo BIC” e lo fa dal Palacalafiore, luogo simbolo dello sport cittadino, confermando una traiettoria che negli anni ha trasformato una manifestazione sportiva in un progetto strutturato di inclusione, partecipazione e crescita sociale.
La presentazione ufficiale si è svolta in una cornice insolita, all’esterno dell’impianto, a causa di una temporanea interruzione dell’energia elettrica legata ai lavori in corso. Un imprevisto tecnico superato senza esitazioni, che ha restituito l’immagine di una società abituata a non arretrare, neppure davanti alle difficoltà, quando si tratta di portare avanti una visione chiara e coerente.
Accanto alla dirigenza della Reggio BiC erano presenti Amelia Cugliandro, delegata regionale FIPIC, il presidente del CIP Calabria Scagliola e il Garante regionale delle persone con disabilità, avvocato Ernesto Siclari. Una presenza corale che certifica il riconoscimento istituzionale raggiunto dal Trofeo BIC, ormai punto di riferimento nel panorama sportivo e sociale regionale.
Giunto alla V edizione, il Trofeo BIC è una manifestazione interregionale non agonistica, articolata in più fasi, che ha superato l’avviso pubblico della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione e Pari Opportunità per le «Manifestazioni sportive – Annualità 2025», nell’ambito del PAC 2014-2020, con realizzazione prorogata al 2026. Un passaggio che rafforza la solidità del progetto e ne consolida la programmazione nel tempo.
Il fulcro dell’iniziativa resta il basket, nelle sue declinazioni più inclusive: basket tradizionale e basket in carrozzina, con momenti di «Up&Down» che vedranno atleti con e senza disabilità condividere il campo, in un confronto diretto capace di scardinare stereotipi e ruoli precostituiti. In campo ci saranno gli atleti della Reggio BiC, i ragazzi della Old School di basket in carrozzina e i giovani coinvolti nel progetto di Sport e Salute S.p.A. «Carceri – Mettiamoci in gioco», ospiti dell’USSM di Reggio Calabria e delle comunità aderenti.
«Siamo alla quinta edizione del Trofeo BIC e ogni anno si arricchisce di nuovi contenuti. Quest’anno la novità di cui vado fiera è il coinvolgimento dei ragazzi del progetto Sport e Carceri. Mettiamoci in gioco», ha spiegato Amelia Cugliandro, sottolineando come «sarà un momento di condivisione e di reciproco arricchimento, attraverso il basket in carrozzina ma anche di basket, con momenti di Up&Down che azzerano le barriere e portano alla parità degli atleti coinvolti».
Al centro del progetto c’è anche un lavoro quotidiano e capillare sul territorio. «Stiamo cercando in tutta la Calabria nuovi ragazzi da poter introdurre nel mondo del basket in carrozzina», ha spiegato Ilaria Margherita D’Anna, presidente della Reggio Calabria Basket in Carrozzina. «È uno sport competitivo e completo, che richiede una disabilità motoria, ma che offre molto anche in termini di crescita personale. In questo periodo stiamo lavorando sul campo, anche durante la pausa, per far conoscere i movimenti, l’ambiente che circonda partite e allenamenti, e per favorire l’autonomia. Il nostro lavoro non si ferma ai soli atleti della squadra, ma si estende a tutto il territorio, perché l’obiettivo è permettere a chiunque di avvicinarsi a questo sport».
Un impegno che trova pieno sostegno nelle istituzioni. «Reggio BiC dimostra grande determinazione e un impegno costante nel sociale - ha evidenziato Ernesto Siclari - perché iniziative come questa consentono a tutti di sentirsi parte dei processi di partecipazione sportiva della Regione». Da qui la concessione immediata del patrocinio: «È un progetto capace di creare aggregazione e di offrire risposte alla comunità in termini di sensibilizzazione e accrescimento culturale verso la disabilità e le altre fragilità umane».
In programma nel periodo del Ponte della Befana 2026 al Palacalafiore, il Trofeo BIC avrà anche una forte dimensione turistica e culturale, con visite guidate nei luoghi simbolo della città e un tour gastronomico dedicato alle tradizioni calabresi. Testimonial dell’edizione saranno Juninho Clemente e Baz Sripirom, simboli di uno sport che supera confini geografici e culturali.
Il Trofeo BIC si conferma così come un progetto di comunità, capace di intrecciare sport, inclusione e territorio, e di restituire a Reggio Calabria un messaggio chiaro: lo sport può essere davvero uno spazio condiviso, aperto e accessibile a tutti.